MAGISTRALE DELLA STECCATA - Organ Day - Giornate Organistiche Itineranti - UNREGISTERED VERSION

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MAGISTRALE DELLA STECCATA

TRASCORSI > 2008/2005 - PARMA
 

Parma - Chiesa Magistrale della Steccata
Organo Antegnati - Vegezzi Bossi - Tamburini

 
 
 

Il monumentale strumento è suddiviso in due corpi: il più antico è situato nella cantoria di sinistra (Cornu Evangeli), mentre il corpo maggiore è situato in una cantoria posta al centro del coro, in abside.
In presbiterio, la cantoria frontale a quella dell’organo non ha mai ospitato nemmeno finte canne di facciata di simmetria.

Le canne di facciata del corpo d’organo a lato dell’altare sono autentiche di Benedetto Antegnati (1574), uniche superstiti oltre a quelle di basseria (Principale 16’ aperto, anch’esse di metallo come le canne di facciata) e poche altre rimaste nel somiere maestro.

L’organo di Benedetto Antegnati, verso la fine del ‘500 era stato oggetto di interventi manutentivi da parte del nipote Costanzo.
Lo stesso strumento, nel 1778, in seguito al rifacimento ex-novo delle cantorie in presbiterio, venne adattato alla nuova cassa, ed ampliato nella composizione fonica da Antonio Negri-Poncini, un eccellente organaro parmense dell’epoca.

In quell’intervento le prime quattro canne di basseria (Do1 – Fa1) che fino a quel momento erano in facciata, come classica tradizione degli organi Antegnati, per mancanza di spazio nella nuova cassa vennero internate nella campatina di sinistra, assieme a quelle di legno della rimanente estensione della pedaliera (seconda ottava Do2 – Si2)

A noi si presenta quasi totalmente ricostruito dalla ditta Tamburini, nell’ultimo intervento di restauro ed ampliamento operato nel 1970.
Dispone di propria consolle a finestra a trasmissione meccanica, con prima ottava tastiera e pedaliera “in sesta” (pedaliera a leggìo) e registri a manetta ad incastro laterale, disposti su due file verticali alla destra della consolle. Vi sono pure il tiratutti (solo per il ripieno) e la combinazione alla lombarda.
L’estensione della sua tastiera è Do1 – Re4; divisione bassi/soprani Do#/Re


Composizione Fonica

 

Tromboncini bassi
Tromboncini sopr.
Flauto in VIII bassi
Flauto in VIII sopr.
Flauto 8’ sopr.
Flauto in XII
Cornetto I sopr. (VIII-XII)
Cornetto II sopr. (XV-XVII)
Viola 4’ bassi
Voce Umana sopr.

Principale I bassi
Principale I sopr.
Principale II sopr.
Ottava
XV
XIX
XXII
XXVI
XXIX
XXXII-XXXVI
Sesquialtera 2f. (XIX-XXIV)
Principale 16’ ped. (*)

 

(*) Il Principale 16’ Ped. è l’unico registro non comandato dalla consolle a quattro manuali


Nella cantoria absidale si trova l’organo maggiore, costruito nel 1892 da Carlo Vegezzi-Bossi.
Aveva una consolle a due tastiere da 56 tasti (Do1-Sol5) e da pedaliera da 27 (Do1-Re3).
Il concerto di inaugurazione fu tenuto dal celeberrimo Marco Enrico Bossi.
Dalle cronache di allora si legge che nella realizzazione di questo strumento, Carlo Vegezzi-Bossi installò per la prima volta l’ “eolomotore”, cioè un motore elettrico che azionava un albero a collo d’oca su cui erano collegati dei mantici che provvedevano alternativamente a pompare l’aria ai mantici di accumulo e distribuzione. In questo modo non era più necessario richiedere il faticoso intervento dei “tiramantici”.
Nel 1940 la ditta Tamburini operò la prima elettrificazio-ne dello strumento (op. n.del catalogo), mantenendo inalterata la composizione fonica e l’estensione delle tastiere e della pedaliera. In questo intervento venne tolta la consolle a trasmissione meccanica in cantoria.
Nel 1970 la stessa ditta effettuò un imponente lavoro di restauro, ricostruzione ed ampliamento di tutto l’organo, compreso quello nella cantoria in presbiterio (op. n.del catalogo).
Portò l’estensione delle tastiere a 61 tasti (Do1-Do6) e della pedaliera a 32 (Do1-Sol3). All’interno del corpo Vegezzi-Bossi aggiunse un Positivo aperto ed alla pedaliera i registri ad ancia di 8’ e 4’ ed il Ripieno 6f.
Per comandare tutto il complesso fonico, venne realizzata una consolle a quattro manuali (a Parma è l’unico organo a quattro tastiere) con 88 registri a placchetta reversibile e 8 combinazioni aggiu-stabili generali.
In seguito a questi ampliamenti lo strumento ha raggiunto un numero complessivo di 4.300 canne, conseguentemente è divenuto l’organo più grande della città.
Fortunatamente non è mai stata tolta la catenac-ciatura e il compendio nel corpo Vegezzi-Bossi, così è sempre possibile reinserire una consolle a trasmissione meccanica a due manuali.
E’ importante considerare che in questo monu-mentale strumento tutti i registri sono reali (n.62), compresi quelli della pedaliera (non esiste alcun registro di prolungamento e/o di trasmissione)
Il concerto di inaugurazione fu tenuto da L.F.Tagliavini nel 1972, dopo due anni dal termine dei lavori, poiché il presbiterio era ingombro da impalcature per il restauro degli affreschi.

 
 
 

Positivo (I)

Ottava 4'
XV
XIX
XXII
XXVI - XXIX
Bordone 8'
Flauto in XII
Flauto in XVII
Regale 16'
Cromorno 8'
Tremolo


Pedale


Contrabbasso 16'
Basso 8'
Ottava 4'
Ripieno 6 file
Violone 16'
Subbasso 16'
Bordone 8'
Bombarda 16'
Trombone 8'
Tromba 4'

Grand'organo (II)

Principale 16'
Principale 8'
Ottava 4'
Duodecima
Decimaquinta
Ripieno 6 file
Flauto 8'
Bordone 8'
Flauto 4'
Viola 8'
Dulciana 8'
Dulciana 4'
Tromba 8'
Voce Umana 8'

Recitativo (III)

Eufonio 8'
Ottava 4'
Ripieno 3 file
Bordoncino 16'
Bordone 8'
Flauto 4'
Ottavino 2'
Viola 8'
Coro Violini 3 file
Oboe 8'
Tremolo

Organo Antico (IV)

Principale I
Principale II sopr.
Ottava
XV
XIX
XXII
XXVI
XXIX
XXXII - XXXVI
Sesquialtera (XIX - XXVI)Flauto 8' sopr.
Flauto in VIII
Cornetto I sopr.
Cornetto II sopr.
Viola 4' bassi
Voce Umana sopr.
Tromboncini 8'

 
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