SAN GIOVANNI EVANGELISTA - Organ Day - Giornate Organistiche Itineranti - UNREGISTERED VERSION

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SAN GIOVANNI EVANGELISTA

TRASCORSI > 2016 - TORINO

SAN GIOVANNI EVANGELISTA
Organo Bernasconi / Baldi / Michelotto 1882

Chiamata anche san Giovannino per distinguerla dal Duomo,  è una chiesa in stile neo
romanico lombardo; iniziata nel 1878 e consacrata nel 1882 la chiesa, con il campanile sulla
facciata alto circa 45 metri, è a 3 navate e senza transetto; le navate laterali proseguono attorno all’abside formando un ambulacro.
Ci sono varie decorazioni in stile e una grande statua di Pio IX.
L’Organo è collocato nel deambulatorio
dell’abside dietro l’altare maggiore, ma in origine era in controfacciata dove è ancora
presente la mostra inerte, costruito originariamente dall'organaro varesino Giuseppe Bernasconi, già a tre tastiere, è stato successivamente ampliato prima dalla ditta Baldi e successivamente dalla ditta Michelotto di Padova che ha costruito una nuova consolle mobile.
Successivi interventi a cura delle ditte Dal Borgo (pulizia, reintonazione) e Curletto (installazione centralino elettronico Eltec)


 
 
 

I MANUALE:
Positivo

Principale 8
Ottava 4
XV
XIX
XXII
2 di Ripieno
Corno camoscio 8
Sesquialtera
Clarino 8

II MANUALE:
Grand’Organo

Principale 16
Principale 8
Principale II 8
Ottava 4
XII
XV
Ripieno 3 file
Ripieno 4 file
Flauto 8
Flauto a camino 4
Flautino 2
Cornetto III file
Trombone 16
Tromba 8
Clarone 4
Unda Maris 8

III MANUALE:
Recitativo espressivo

Principale 8
Ottava 4
XV
Settima 1.1/7
Ripieno 4 file
Bordone 16
Bordone 8
Flauto armonico 4
Nazardo 2.2/3
Ottavino 2
Viola Gamba 8
Fagotto 16
Oboe 8
Arpone 4
Voce Celeste 8
Tremolo

PEDALE:


Contrabbasso 32 *
Contrabbasso 16
Violone 16
Subbasso 16
Basso 8
Cello 8
Bordone 8
Ottava 4
Bombarda 32 *
Bombarda 16
Tromba 8
Clarone 4

* registro combinato


 ACCESSORI

 Usignoli
 Triangolo
 Rollante
 Sostenuto Rec.
 Divisione Pedale

 
 
 
 

L’organaro varesino Giuseppe Bernasconi a Torino?
di Emanuele Cereda

per chi non è lombardo o del Piemonte orientale il nome Bernasconi dice poco, Giuseppe (1814-1891) è il maggiore di 4 fratelli, di origine varesina, che si sono dedicati all’arte organaria; nell’arco di un settantennio (1850-1920) questi organari hanno realizzato, con le loro varie ditte, centinaia di strumenti di cui molti ancora perfettamente efficienti, passando dagli ideali
ottocenteschi a quelli della riforma, per terminare poi la dinastia con Luigi, figlio di Pietro, capo intonatore delle ance presso i Fratelli Balbiani verso il 1920.
Il cav. Giuseppe è il più noto della dinastia, i suoi  strumenti, di classica scuola lombarda,
si impongono per la ottima qualità costruttiva, grande cura dell’intonazione ed ottimi materiali.  
Di Giuseppe restano in Lombardia e nel Piemonte orientale molte opere tra cui alcune davvero grandiose e imponenti come l’organo della collegiata di Domodossola, l’organo della Basilica di Lecco, e molti strumenti nella città di Milano e dintorni, tra cui quello della parrocchiale di Rho o quello di minor imponenza, ma di grandissima fattura costruttiva e ricco di innovazioni collocato a Lesmo (Mb).
Giuseppe fu uno degli organari prediletti da San Giovanni Bosco, tanto che, oltre all’organo di San Giovanni Evangelista a Torino (strumento già a 3 manuali e oltre 3000 canne fatto costruire  nel 1882), San Giovanni Bosco commissionò quello ancora più grandioso costruito per la chiesa del Sacro Cuore a Roma pochi anni dopo (1887); sembra avesse 70 registri spezzati e quasi 4000 canne; l’organo è oggi inglobato nell’attuale strumento elettrificato da Inzoli e ampliato/ricostruito nel 1995 da Rosario Chichi su progetto di Mons. Luigi Sessa ( oggi sono 78 registri  reali e 5163 canne).  


 
 
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